Anagni è una delle più interessanti cittadine d’arte della Ciociaria e del Lazio. L’antica Anagnia fu capitale “sacra” dagli Ernici, e, secondo la leggenda, una delle cinque città “ciclopiche” create dal Dio Saturno.
Nel Medioevo, dopo essere passata ai Bizantini di Ravenna, la città entrò a far parte del patrimonio della Chiesa (VIII sec.): il Papato, da allora, avrebbe intessuto rapporti privilegiati con Anagni, dove si sarebbe rifugiato durante le lotte contro il Comune romano, prima, e contro l’Impero, poi. Ma furono i secoli XII, XIII e XIV a segnare indelebilmente la storia della città. A quest’epoca risalgono i monumenti maggiori di Anagni, nonché i personaggi e gli eventi storici più celebri della sua storia, quali Bonifacio VIII e lo “Schiaffo”.
E’ proprio alla vicenda dello “Schiaffo” che si ricollega uno dei monumenti più illustri di Anagni, ossia l’essenziale ma elegante Palazzo dei Papi (o Palazzo di Bonifacio VIII), sorto in forme gotiche nei primi decenni del XIII sec. quale residenza baronale della famiglia dei Conti, e abbellito nella facciata da bifore e da un portico con volte a tutto sesto: proprio qui, nella “Sala delle Scacchiere”, avvenne quello che storicamente viene meglio definito l’”Oltraggio”, e nella stessa dimora nel 1230 papa Gregorio IX ospitò Federico II di Svevia. Le sale del Palazzo, visitabili, offrono una discreta documentazione del passato di cui esso fu protagonista, con un sobrio allestimento degli interni che valorizza in primo luogo gli affreschi (sempre duecenteschi) rimasti sopravvissuti, tra cui spicca quello, bellissimo, che dà il nome alla “Sala dei Colombi”.
Sempre ai secoli XII e XIII, del resto, risale quello che può essere senza dubbio definito il “vanto artistico” di Anagni, vale a dire la Cattedrale di Santa Maria, situata peraltro nella suggestiva Piazza Innocenzo III, una delle piazze più belle del Lazio, quasi un “salotto dell’Età di Mezzo”, dove si possono ammirare altri notevoli edifici di epoca basso-medievale. Non è pertanto un caso se la bellezza della struttura esterna della chiesa (arricchita dalla caratteristica “Loggia di Bonifacio Benedicente”, aggiunta nel Trecento) è utilizzata in estate quale nobile scenografia di un evento artistico di grande successo, quale il prestigioso “Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale”.